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martedì 10 settembre 2013

LE DOMANDE DEI BAMBINI: SE DIO E' NEI CIELI COME FA A STARE DAPPERTUTTO?

Che «abita nei cieli» nel linguaggio della Bibbia non significa che abita sopra le nuvole, in mezzo alle stelle, ma che è diverso da noi. Abitare sulla terra significa che, se stiamo in un posto, non possiamo stare in un altro, se stiamo nella valle, non possiamo stare sul monte. Abitare sulla terra significa che se vogliamo andare a trovare un amico, dobbiamo spostarci. Significa che il tempo passa, che quando è buio non vediamo più niente; che anche se è giorno, basta un muro, una pianta, una siepe per impedirci di vedere... Abitare nel cielo significa essere come il cielo: sta dappertutto, lo vedi e ti vede dappertutto, è sempre lo stesso. Se vai al Polo Nord, il cielo sta sopra di te, ma se vai al Polo Sud lo vedi e ti vede lo stesso; in montagna lo vedi come dal mare. E lo vedi non solo di giorno ma anche di notte, anzi di notte a volte è anche più bello, perché si riempie di stelle.
Ecco perché la Bibbia dice che Dio abita nei cieli. Ma non solo la Bibbia. Tutti i popoli della terra, per indicare che Dio non è come noi, sottomesso ai monti, alle colline, alle piante distanze, al tempo… quando pensano a Dio alzano gli occhi verso il cielo. Anche noi facciamo così. Se in un momento di difficoltà e di gioia esclamiamo: “Dio mio”, senza accorgercene alziamo gli occhi al cielo. Anche Gesù faceva così quando pregava il Padre, e ha suggerito a noi di fare come lui quando ci ha insegnato a pregare: “Padre nostro che sei nei cieli”. “Che sei nei cieli”, cioè non che sei lassù, lontanissimo, ma che sei come il cielo, che mi vedi sempre e ti vedo sempre, che sei sempre con me e posso stare sempre con te. 
Non è bellissimo? 
Don Tonino Lasconi

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