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martedì 10 settembre 2013

LE DOMANDE DEI BAMBINI: PERCHE' BISOGNA PREGARE A MANI GIUNTE,O IN GINOCCHIO?

Prima di tutto togliamo di mezzo quel verbo: «Bisogna».  Fa pensare a un obbligo, a qualcosa di imposto. Le cose belle nascono dal cuore, da decisioni libere e consapevoli. Per decidere così è necessario capire. Allora cerchiamo di capire. Se uno ti si mette davanti con le mani dietro la schiena, o dentro le tasche, tu non sai che intenzioni ha. Potrebbe avere un bastone o una pistola. Se invece uno ti viene incontro con le mani giunte, tu sai che è disarmato. Ecco, nella preghiera le mani giunte esprimono questo sentimento: «Signore, io mi metto davanti a te disarmato, senza alcuna difesa, perché mi fido di te e sono pronto ad accoglierti senza paura». Il gesto delle mani giunte è consigliato nei momenti di preghiera particolarmente intensi, quando il Signore ci chiede di accogliere la sua presenza o un suo dono, come durante la Messa nel momento della consacrazione o della comunione. Il significato delle mani giunte diventa più forte quando ci si mette in ginocchio. Infatti, chi fa così, dimezzando la sua statura, esprime la volontà di riconoscersi piccolo, e quindi di non voler combattere e lottare. Lo sai, nel pugilato chi si mette in ginocchio dichiara di arrendersi e l'altro non può picchiarlo più. Nella preghiera, mettersi in ginocchio significa: «Signore, io sono piccolo. Tu sei grande e puoi aiutarmi». Un altro gesto molto bello e significativo nel pregare è alzare le mani verso l'alto, o nel gesto del: «Mani in alto!» (quante volte l'hai visto fare nei film?), oppure in quello del bambino che vuole farsi prendere in braccio (quante volte l'hai fatto quando eri piccolino?). In ambedue i casi si riconoscere la grandezza del Signore, dichiarando di essere pronti a compiere ciò che lui ci chiede (come nella preghiera del Padre Nostro), oppure di aver bisogno della sua forza e del suo calore. Le mani ci danno un grosso aiuto nel pregare anche quando le mettiamo rivolte verso l'alto come quelle del povero che chiede l'elemosina. In questo caso, esse ci ricordano che abbiamo un urgente bisogno dell'aiuto del Signore. E' bene ed e bello pregare con le mani giunte e con altri atteggiamenti del corpo, perché, pregando con tutto ciò che siamo, corpo e spirito, corriamo meno il rischio di non pensare a quello che stiamo dicendo o facendo. Prova! Prima prega stravaccato sulla sedia, poi con le mani atteggiate nel gesto che esprime meglio i tuoi sentimenti di quel momento. Hai provato? Adesso dimmi che non hai capito la differenza....
(Don Tonino Lasconi)

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