ULTIMI POST

mercoledì 19 giugno 2013

IL DOLORE DELL'OSTRICA

Un’onda portò tra le valve dell’ostrica un granellino di sabbia. L’ostrica si scosse infastidita, ma non riuscì in alcun modo a espellerla. Anzi, più si muoveva, più l’intrusa si insinuava in profondità e la tormentava.
L’ostrica iniziò a preoccuparsi: il granellino di sabbia la irritava e le prudeva. La poveretta non riusciva neppure più a dormire: passava il tempo a lamentarsi e tutto il vicinato stelle marine, granchi e ricci di mare non la poteva più sopportare.
Non agitarti! le dicevano Non vedi che non c’è nulla da fare?
Vedendo infine che tutta la sua ansia e la sua agitazio­ne non facevano che peggiorare le cose, anche lei si mi­se il cuore in pace e trovò, dentro di sé, un angolino per quell’ospite scomodo.
Sta bene! disse al granellino. Se non posso mandarti via, d’ora in avanti ti tratterò come un ospite speciale!
L’ostrica, da quel giorno, non solo s’accorse che il sassolino non le faceva più male e non la infastidiva più, ma sentiva anche che qualcosa di raro e prezioso cresce­va dentro di lei. Protetta dalla conchiglia, infatti, una bellissima perla liscia e splendente chiudeva nel suo cuore il granellino di sabbia grigio e insignificante.

Elena Bonn - (da Il secondo libro degli esempi – fiabe, parabole, episodi per migliorare la propria vita)





ANCHE PER NOI E' COSI' !!!
QUANDO CI SUCCEDE QUALCOSA DI BRUTTO,
QUANDO CI SENTIAMO DIRE DEI "NO" CHE PROPRIO NON VOLEVAMO SENTIRE, 
LE PICCOLE PRIVAZIOSI,
QUANDO CI SENTIAMO INCOMPRESI ,
NON DOBBIAMO STARCI TROPPO MALE MA 
DOBBIAMO ACCOGLIERE I NOSTRI PICCOLI DOLORI 
COME UN "OSPITE SPECIALE",ANCHE SE INDESIDERATO, 
PROPRIO COME HA FATTO L'OSTRICA ,
PERCHE' SOLO COSI' IN NOI CRESCERA' UNA PICCOLA PERLA PREZIOSA.... 
UN GIORNO SAREMO PIU' FORTI 
DI FRONTE ALLE DIFFICOLTA' CHE CI RISERVA LA VITA 
 E SICURAMENTE MIGLIORI

COLORA LA BIBBIA:La chiamata degli Apostoli

STAMPA E COLORA

COLORA LA BIBBIA:Battesimo di Gesù

STAMPA E COLORA

COLORA LA BIBBIA:Gesù Giuseppe e Maria

STAMPA E COLORA

giovedì 13 giugno 2013

COM'E' FATTO DIO?

Un bambino voleva conoscere Dio. Sapeva che era un lungo viaggio arrivare dove abita Dio, ed è per questo che un giorno mise nel suo cestino dei dolci, della dolce marmellata e bibite e cominciò la sua ricerca.



Dopo aver camminato per trecento metri circa, vide un’anziana seduta su una panchina nel parco. Era sola e stava osservando alcune colombe.
Il bambino le si sedette vicino e aprì il suo cestino. Stava per bere la sua bibita, quando gli sembrò che la vecchietta avesse fame, ed allora le offrì uno dei suoi dolci. La vecchietta riconoscente accettò e sorrise al bambino

Il suo sorriso era molto bello, tanto bello che il bambino le offrì un altro dolce per vedere di nuovo il suo sorriso. Il bambino era incantato! Si fermò molto tempo mangiando e sorridendo.
Al tramonto, il bambino, stanco, si alzò per andarsene, però prima si volse indietro, corse verso la vecchietta e la abbracciò. Ella dopo averlo abbracciato, dette il più bel sorriso della sua vita.

Quando il bambino arrivò a casa sua aprì la porta, la sua mamma fu sorpresa e gli chiese:
“ Figlio, cosa hai fatto che sei tanto felice?".
Il bambino rispose:
“ Oggi ho fatto merenda con Dio!”.
E prima che sua mamma gli chiedesse qualche cosa aggiunse:
“ E sai? Ha il sorriso più bello che ho mai visto!”.

Anche la vecchietta arrivò a casa raggiante di felicità. Suo figlio restò sorpreso per l’espressione di pace stampata sul suo volto e le domandò:
“ Mamma, cosa hai fatto oggi che ti ha reso tanto felice?".
La vecchietta rispose:
“ Oggi ho fatto merenda con Dio, nel parco!”.
E prima che suo figlio rispondesse, aggiunse:
“ E sai? E’ più giovane di quel che pensavo!”.
(Laurie Kunkel)

E VOI LO SAPETE COM'E' FATTO DIO ?

NON E' CERTO COME UN VECCHIO BARBUTO PRONTO A GIUDICARE, 
MA  COME IL  SORRISO PIU' SPLENDIDO E DOLCE  DEL MONDO

venerdì 7 giugno 2013

IL FIGLIO DELLA VEDOVA

Ragazzo, dico a te, alzati!
                                                                                                  (Lc 7,11-17)


                

sabato 1 giugno 2013

LA VECCHIETTA CHE ASPETTAVA DIO


C'era una volta un'anziana signora che passava in pia preghiera molte ore della giornata. Un giorno sentì la voce di Dio che le diceva: «Oggi verrò a farti visita». Figuratevi la gioia e l'orgoglio della vecchietta.

Cominciò a pulire e lucidare, impastare e infornare dolci. Poi indossò il vestito più bello e si mise ad aspettare l'arrivo di Dio.Dopo un po', qualcuno bussò alla porta. La vecchietta corse ad aprire.

Ma era solo la sua vicina di casa che le chiedeva in prestito un pizzico di sale. La vecchietta la spinse via: «Per amore di Dio, vattene subito, non ho proprio tempo per queste stupidaggini! Sto aspettando Dio, nella mia casa! Vai via!». E sbatté la porta in faccia alla mortificata vicina.

Qualche tempo dopo, bussarono di nuovo. La vecchietta si guardò allo specchio, si rassettò e corse ad aprire. Ma chi c'era? Un ragazzo infagottato in una giacca troppo larga che vendeva bottoni e saponette da quattro soldi. La vecchietta sbottò: «Io sto aspettando il buon Dio. Non ho proprio tempo. Torna un'altra volta! ». E chiuse la porta sul naso del povero ragazzo.


 Poco dopo bussarono nuovamente alla porta. La vecchietta aprì e si trovò davanti un vecchio cencioso e male in arnese. «Un pezzo di pane, gentile signora, anche raffermo... E se potesse lasciarmi riposare un momento qui sugli scalini della sua casa», implorò il povero. «Ah, no! Lasciatemi in pace! lo sto aspettando Dio! E stia lontano dai miei scalini!» disse la vecchietta stizzita. Il povero se ne partì zoppicando e la vecchietta si dispose di nuovo ad aspettare Dio.


La giornata passò, ora dopo ora. Venne la sera e Dio non si era fatto vedere. La vecchietta era profondamente delusa. Alla fine si decise ad andare a letto. Stranamente si addormentò subito e cominciò a sognare.


Le apparve in sogno il buon Dio che le disse: «Oggi, per tre volte sono venuto a visitarti, e per tre volte non mi hai ricevuto!».
 (B. Ferrero )

CANTA ANCHE TU video

.
Loading ...
.